I viaggi della speranza riprendono in Libano

Due fratelli di una stessa famiglia a sostegno deceduti in mare nel tentativo di lasciare il Libano. Mai avrei immaginato di aggiungere questa motivazione ai casi di interruzione di un sostegno da parte di ASSUMOUD. E’ invece è capitato per una poverissima famiglia di CHATILA, 6 figli, tutti sostenuti da diversi Paesi. Noi abbiamo una delle figlie, Hanadi.

Due suoi fratelli, Ahmad e Nour (18 e 20 anni)  il 21 settembre 2022 si erano imbarcati da Tripoli del Libano su un barcone omologato per 25 persone, in cui trafficanti spregiudicati ne avevano stipato 170. Il sogno è durato lo spazio di una notte. Giunti al largo delle coste di Tartus (Siria) è accaduta la tragedia.

Al momento in cui pubblichiamo si sa di 73 corpi ritrovati. Ahmad è tornato a Chatila per essere sepolto. Per Nour ancora si spera.

Questo è l’epilogo della famiglia di Hanadi, una ragazza che mi aveva già colpito quando l’avevo incontrata a settembre, per conto della sua sponsor Mimma, per la voglia di vivere che esprimeva dal sorriso, dal tentativo di comunicare in inglese pur di comunicare direttamente, dai racconti della squadra di calcio femminile che frequenta come attaccante, dai progetti per il futuro.

Ci auguriamo che tutta la famiglia trovi la forza per andare avanti, e speriamo che Hanadi non perda il sorriso che ho conosciuto. Noi non le faremo mancare il nostro sostegno.

Voi che seguite il Libano, forse sapete che diventa sempre più impellente assicurare un sostegno alle famiglie in Libano. Scriveteci a associazione@ulaia.org  Scheda di adesione

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