Al via il corso di shiatsu nel campo profughi in Libano

Oggi l’incontro preliminare con il gruppo shiatsu. Le donne interessate sono molte di più delle 20 richieste nel progetto; tra loro alcune provenienti dalla Siria la cui presenza è ben accolta dall’Associazione dove operiamo, intenta a facilitare la loro integrazione nei campi.

Il corso potrà essere documentato solo a parole in quanto si svolgerà “a porte chiuse” nel vero senso della parola. Le donne dovranno indossare indumenti più agevoli con i quali abitualmente non si mostrano al pubblico e senza il velo islamico che ormai copre la testa della quasi totalità di donne e di ragazzine.

I locali dell’Associazione Al Houla, generalmente frequentati da bambini, giovani donne ed uomini, chiuderà tassativamente le porte a questi ultimi nelle ore in cui si tiene il corso.

A Pina, la nostra associata operatrice shiatsu, l’arduo compito di gettare le basi per un progetto duraturo che potrebbe vedere altri volontari alternarsi per la continuazione della formazione.

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