La disobbedienza in farmacia… Il Comune di Sesto Fiorentino fa da apripista

Il potere del consumatore è indiscusso, se decidiamo di esercitarlo. Ma, se ci aiutano i commercianti a usare quest’arma non violenta contro un Paese che usa perfino l’arma della fame per decimare la popolazione di Gaza, gli effetti crescerebbero in modo esponenziale.

Il Comune di Sesto, giorni fa ha adottato una delibera in cui invita le farmacie comunali al boicottaggio dei farmaci, parafarmaci, attrezzature mediche e preparati cosmetici prodotti da aziende israeliane.

L’Azienda Farmacie e Servizi Spa ha disposto la sospensione degli accordi commerciali in essere con i fornitori a partire dal 1 luglio e provvederà a consigliare prodotti alternativi nello spirito della delibera.

I lavoratori delle RSU hanno condiviso la scelta: “colpire Israele e il suo governo dal punto di vista economico è l’unico ambito che sembra ormai contare in questa fase di relazioni internazionali basate solo sull’affarismo trumpiano. Sappiamo bene che si tratta di una goccia nel mare, ma sarebbe inaccettabile rimanere immobili e rinunciare a muovere le leve che, nel nostro piccolo, possono gettare un seme di cambiamento”.

Il solco è tracciato! Ora tocca a noi:

ai Cittadini: NON acquistare prodotti di TEVA e sue controllate DOROM, RATIOPHARM e CEPHALON). Scegliere prodotti equivalenti di un’altra casa farmaceutica,

ai Farmacisti: NON commercializzare prodotti TEVA e sue controllate DOROM, RATIOPHARM e CEPHALON.  Ordinare medicinali equivalenti di altre case produttrici e suggerirli agli acquirenti.

ai Medici: NON prescrivete prodotti TEVA e sue controllate DOROM, RATIOPHARM e CEPHALON

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