Diamo spazio all’articolo su Pagine esteri di oggi 5 aprile 2024 tratto dall’inchiesta di due magazin israeliani e dalle interviste a sei ufficiali dell’intelligence israeliana coinvolti nell’uso dell’IA che genera gli obiettivi da assassinare. La “macchina” si chiama “Lavender” https://pagineesteri.it/2024/04/05/medioriente/lavender-la-macchina-di-intelligenza-artificiale-che-dirige-i-bombardamenti-di-israele-su-gaza/

Dopo “Lavender” entra in azione un sistema di localizzazione domiciliare macabramente chiamato “Where’s Daddy?” cioè “Dov’è papà?” che segnala che “l’obiettivo” è rientrato in famiglia e che quindi si può dare l’ordine al drone di bombardare l’edificio in cui si trova. I civili? Effetti collaterali.

La dovizia di particolari forniti nell’utilizzo di questi mezzi, oltre che farci rabbrividire, ci fa riflettere sul dibattito di questi giorni sull’opportunità di sospendere la collaborazione nelle ricerche tra Università italiane e israeliane.