Ma che bella storia! Fase Burj al Shemali, 16 aprile 2016

di Simonetta Lambertini, responsabile arte ULAIA

Per me e Luigia un giorno di riposo dopo arrivo, preparativi, ambientamento – di fatto alquanto veloce – incontro con i bambini.

Fuori è una bellissima giornata e arrivano dalla vicina scuola elementare grida e cori e dalla falegnameria dall’altra parte della strada stridio di seghe in attività.

Con Luigia abbiamo fatto un po’ di considerazioni su quanto è emerso dall’incontro con Asma e i bambini, annotato errori da correggere e spunti per il proseguimento di ‘Ma che bella storia’. E’ molto bello avere finalmente incontrato Asma, parlarle direttamente.

Un po’ di cose mi mulinano per la testa da sottoporre all’attenzione sua, di Gianna e Rossella, le maestre dei bambini della scuola Alberto Sordi.

Quello che è emerso dall’incontro di ieri è il forte desiderio di conoscere meglio i nuovi amici e pur nella compostezza con cui hanno fatto domande e interventi, i sorrisi che all’improvviso splendevano sui visi la dicevano lunga sui loro sentimenti. Quando ho mostrato le foto di alcuni degli scolari romani e ricordato il loro nome ai bambini che ne hanno ricevuto il libricino è serpeggiata come una folata di aria fresca, portando scompiglio intorno al tavolo a cui stavano seduti.

Conoscevano benissimo i nomi e li hanno letti correttamente nella translitterazione in italiano, cosa non scontata e ammirevole; io ancora ho dei problemi nel pronunciare correttamente i loro!

Che voglia di portarli con me nelle aule di Primavalle, che voglia di portare qua in biblioteca  i bambini di Roma. Mi hanno contagiato tutti quanti, ma quello che posso fare è continuare a essere postino e ponte fra di loro, così ho chiesto di scrivere ognuno un pensiero da portare con me al ritorno.

Spero che lo faranno, magari un giorno, come capita a volte nella vita, qualcuno vedrà soddisfatto il suo desiderio.