La prigione di Gaza. Il blocco che la Flotilla cerca di forzare

Il blocco navale imposto da Israele a Gaza che la Sumud Global Flotilla cerca di forzare, nella mappa tratta da IL POST ci restituisce anche visivamente la difficoltà dell’impresa. Nell’articolo linkato la storia delle flotille che si sono susseguite nel tempo.
Il blocco vige dal 2009. I bambini, gli adolescenti, non sono mai usciti da quella “Striscia”. Chi è uscito l’ha fatto solo per entrare in qualche prigione israeliana in detenzione amministrativa, la privazione di libertà senza limiti di tempo in attesa di un giudizio che arriverà da un tribunale militare, senza la notifica di accuse specifiche, senza diritto a visita dei familiari o di legali.
In realtà le prime limitazioni erano già cominciate dagli anni ’90 e ampliate man mano. Dopo il 7 ottobre 2023 Israele ha introdotto il divieto totale anche ai pescherecci dei gazawi impedendo, di fatto, la pesca, l’unico mezzo di sostentamento. Recentemente ha vietato anche la balneazione agli sfollati ammassati sulle spiagge.
Invitiamo a essere noi tutti la “scorta di terra” della Flotilla rispondendo alle sollecitazioni di sostegno che gli organizzatori ci rivolgono e allo sciopero nazionale di sabato 4 ottobre.