Prove di disarmo di Hezbollah in Libano

Nel mese di agosto sono stati compiuti diversi passi per portare avanti il piano di disarmo di Hezbollah ripetutamente invocato da Israele che continua, invece, ad occupare il Paese e a violare quotidianamente la tregua. Lo ha sottolineato il Primo Ministro Nawaf Salam, Presidente della Corte Internazionale di Giustizia (CIG) fino all’accettazione del mandato in Libano.
Il 6 agosto il Governo libanese ha ceduto alle pressioni americane approvando gli “obiettivi” del documento di disarmo USA. Ricordiamo che il Governo formato a febbraio 2025 dal generale AUN è a trazione occidentale, nonostante la presenza di ministri di Hezbollah e di Amal. Questi ultimi, alle municipali di maggio 2025, hanno riportato una vittoria schiacciante al Sud.
Hezbollah ha subito fatto sapere di ritenere inesistente la decisione almeno fin quando il Paese sarà occupato dall’esercito israeliano.
Non c’è da stupirsi se nella vicenda si sia inserito l’Iran, che attraverso il Ministro degli esteri in visita a Beirut il 13 agosto, ha espresso la sua opposizione. evidenziando, tra l’altro, come Hezbollah lo scorso anno, nel confronto con Israele, abbia dimostrato di essere molto meglio armato dell’esercito libanese. Nei giorni seguenti la visita, il tono “non aggressivo si è trasformato in una ferma opposizione cui ha prontamente ribattuto il Presidente libanese
Il 25 agosto, esortato dall’inviato americano, Israele ha fatto sapere di poter valutare una riduzione della presenza del suo esercito sul suolo libanese. Ma, ci chiediamo, che credibilità ha il governo israeliano che ci ha abituato alle sue giravolte alternate con quelle del presidente americano?