BDS chiama all’azione le aziende del settore dell’ospitalità e del turismo: NO ROOM for GENOCIDE
E’ di ieri la chiamata all’azione del Movimento Boicottaggio, Disinvestimenti e Sanzioni alle aziende del settore del turismo e dell’ospitalità, come si legge dettagliatamente al link del BDS “NO ROOM FOR GENOCIDE”. La campagna internazionale si basa sulla complicità, non sull’identità ed è rivolta a chiunque, a prescindere dalla nazionalità, si renda complice di crimini di guerra. E’ inevitabile, di fronte alla mattanza in atto a Gaza e all’inazione degli Stati, rivolgerla, in questo momento, ai criminali israeliani, primi responsabili dell’eccidio.
Già molti proprietari di piccole aziende del settore dell’ospitalità e di movimenti del turismo etico coraggiosamente hanno dichiarato che “i criminali di guerra non sono i benvenuti”.e chiesto agli ospiti di firmare un impegno di non coinvolgimento in crimini di guerra. (significativo leggere quanto accade nella Regione Marche che abbiamo pubblicato tempo fa a questo link ).
La Campagna NO ROOM FOR GENOCIDE si prefigge di scoraggiare i presunti criminali di guerra israeliani dal prenotare o visitare strutture turistiche che si oppongono al genocidio perpetrato da Israele a Gaza, disincentivare l’offerta di prodotti o servizi ai presunti criminali di guerra israeliani, contestare la complicità di piattaforme turistiche come Booking, Airbnb ecc. astenendosi dal loro utilizzo
E non solo. Vengono anche richieste azioni agli Stati quali: porre fine agli accordi con Israele di esenzione dal visto di ingresso dei loro cittadini, istituire controlli alle frontiere per tutti coloro che provengono da stati in cui vengono commessi crimini internazionali su larga scala applicando misure come il rifiuto dell’ingresso e, ove possibile, un’azione legale, Perseguire coloro che eludono i controlli e vengono trovati all’interno dei confini nazionali.
Questa è una sintesi. Un invito a visitare il sito del BDS “NO ROOM FOR GENOCIDE” e a far circolare l’informazione sulla Campagna nei modi che ciascuno ritiene più opportuno.
