Militari israeliani scelgono la Regione Marche per il “relax” dopo la partecipazione al genocidio di Gaza

L’IDF che, come noto, manda in decompressione i propri soldati dopo il lavoro sporco a Gaza e Cisgiordania, sceglie la Regione Marche in virtù della legge regionale 17/2021 che ha istituito l’Itinerario ebraico Marchigiano per valorizzare le testimonianze storiche, artistiche e culturali del popolo ebraico nelle Marche.
Diversi i punti salienti nell’articolo su Pressenza del 28 maggio Militari israeliani in “libera uscita” in Italia”: “turisti” trattati con particolari esigenze di riservatezza, presentati agli albergatori con nomi di fantasia e solo alla fine del soggiorno con quello reale, scortati dalla DIGOS, ecc. Un’agenzia marchigiana specializzata proprio in “itinerari ebraici marchigiani”, si legge nel web, facendo tappa fissa tra Fermo e Porto S. Giorgio, conduce i visitatori nei luoghi inseriti nell’itinerario della Regione, a Camerino, Macerata, Recanati, San Severino, Tolentino e verso le mete naturalistiche del Conero.
Non esitiamo a dire che si tratta di CRIMINALI DI GUERRA, come ormai riconosciuto dagli Organismi di giustizia internazionale e perseguiti dalla Hind Rajab Foundation che opera proprio come ha fatto per anni il Simon Wiesenthal Center a caccia dei gerarchi nazisti responsabili dell’olocausto degli ebrei.
Che tutto questo avvenga anche con finanziamenti pubblici ci sembra davvero troppo!