Non c’è un progetto bello da proporre quest’anno per i palestinesi in Libano, se non quello che nel linguaggio attuale viene elegantemente chiamato “Povertà educativa”, ovvero la riduzione delle capacità economiche delle famiglie per sostenere i propri figli nello studio.
Sembra inverosimile ma a Burj al Shemali, l’unico campo che non ha le scuole di secondo grado all’interno del campo, i genitori ritirano i ragazzi da scuola per l’impossibilità di pagare il trasporto! Lo stesso accade ai ragazzi universitari.
Privare della cultura equivale ad annientare un popolo e non possiamo permettere che quello palestinese, una volta il più erudito del Medio Oriente, precipiti in questo abisso. Grazie per scegliere ULAIA