Il brano trae origine dall'omonimo progetto di volontariato che si e' svolto nel campo profughi palestinese di Burj al Shemali. Lo si deve a Gabriele Giaccio, autore di parole e
Start up del gruppo artistico palestinese “SABABA” a Torino, dove c'è una forte presenza di studenti provenienti dal Libano. Il gruppo si propone di diffondere musica, danze tradizionali e letture poetiche dei maggiori autori arabi.